lunedì 13 gennaio 2020

Fukushima 2011 nove anni dopo

L'11 marzo 2011 uno tzunami colpì la centrale di fukushima Dai-ichi, causando danni irreparabili a 3 reattori nucleari all'ora in funzione.
Da all'ora ad oggi non sembrano circolare notizie su cosa stia avvenendo in quella zona, è calato un silenzio assordante circa la situzione dei reattori o del materiale in essi contenuto, il silenzio spesso lascia presagire il peggio e così è. Sappiamo per certo che i noccioli si sono fusi e che il calore delle reazioni interne al corium richiede una continua immissione di acqua di raffreddamento, questa viene ufficialmente poi immagazinata fuori dalla centrale in cisterne per aspettare che i contaminanti radioattivi esauriscano la loro vita rendendola reimmettibile in mare.

I serbatoi di stoccaggio.

Nulla vale che i terremoti in giappone siano frequenti e dubito che un sistema simile sia preparato a reggerne uno di dimensioni decenti, il problema è la quantità.
Dover continuare a pompare acqua per 9 anni in ogni momento genera un fiume che deve essere continuamente immagazzinato, l'acqua così prodotta non è effettivamente particolarmente contaminata ma lo è abbastanza da non poter essere riversata in mare, se potesse essere concentrato il contenuto pericoloso la questione sarebbe marginale, si parlerebbe di un paio di mattoni al giorno probabilmente. Già da un pò di tempo si sta parlando di risolvere il problema semplicemente ignorandolo e scaricando tutto in mare e alcuni maligni pensano a cosa sia già avvenuta a più riprese....... almeno così la pensano negli USA con un simpatico omino che tiene il conto, tal Bob Nicholas.

Strappiamoci insieme i capelli e piangiamo lacrime amare, insieme abbracciati sotto il letto!
Poi, dopo una sana arrabbiatura verso il governo giapponese che sembra quasi il nostro, vediamo di girare il caleidoscopio e osservare la cosa da un'altra prospettiva.
La maggior parte del materiale nucleare è ormai fusa in una colata lavica chiamata corium, un mix di barre nucleari, cemento e metallo fusi insieme, all'interno il calore non deriva dalla reazione nucleare tipica di una centrale nucleare ma dalle reazioni dovute al fisiologico decadimento del combustibile e dei sottoprodotti di quando questo bruciava davvero.

 Il corium di Chernobyl qualche anno dopo.

 Sembra strano ma vedere una persona con una macchina fotografica di fianco all' "oggetto più mortale al mondo", stupisce! Non troppo se ci si pensa bene, il corium è spento e gli isotopi più attivi sono svaniti, rimane una massa di lava contenente una buona quantità di Uranio e Plutonio con ammenicoli vari che si và lentamente disfacendo, di sicuro non salutare ma neanche immeditamene letale. Respirare polvere di quella stanza non è consigliabile visto che tutti i materiali all'interno dei reattori non sono solo pericolosi per la radioattività ma anche tossici per biochimica, mantenerli confinati è sicuramente una buona strategia ben riuscita ai sovietici anche se a costo di creare molti "eroi involontari".
Quindi anche a Fukushima le circa 600 tonnellate infernali sono probabilmente nella stessa condizione e non ho molti problemi ad accetare che i contaminanti più pericolosi siano intrappolati ormai, il problema si ripresenterà quando il corium raffreddandosi si inizierà a sfaldare impolverando l'acqua ma questo è un problema di facile soluzione, filtri a osmosi ci sono da un pò in giro.

Il problema quidi cosa lo provoca? L'acqua contaminata è esposta a neutroni, questi si legano all'idrogeno e formano Deuterio e Trizio, il primo non è radioattivo mentre il secondo lo è, l'attività normale di una centrale che utilizzi acqua all'interno del reattore e hanno programmi per rilasciarlo periodicamente o lo utilizzano per vari scopi.Ovviamente non è una sostanza salutare ma si dimezza ogni 12,5 anni ed i una cinquantina si considera sparito, microplastiche e molti cancerogeni chimici hanno durate di qualche centinaio di anni! Anche il nostro Nicholas, attento alla contaminazione in suolo USA, conferma che dopo il primo salto con il rilascio del 2011 non vi sono ulteriori picchi di dosaggi così come non risultano ulteriori problemi che hanno portato a distruzioni di pescato o di colture di alghe o mitili (filtri naturali dell'acqua marina), quindi gli indizi indicano che stia proprio nel Trizio il nodo dei problemi. Un buon sospiro di solievo, i killer del nucleare sono Uranio, Plutonio, Stronzio, Cesio e Iodio, che hanno la pregevole abitudine di fissarsi nei corpi umani a fare danni.

Altro giro di caleidoscopio e ci poniamo alcune domande.

Quanti morti ha fatto Chernobyl?
Risposta secca 30 sicuri, 4000 possibili nell'arco di 80 anni inidentificabili sul milionedi morti naturali, ovviamente poi vi è tutta la parte delle stime più o meno allarmistiche che, in periodo di guerra fredda, sicuramente hannoavuto anche significati politici.

Quante Chernobyl vale Fukushima?
Dipende dal tempo, sicuramente la dose rilasciata è ormai di molte volte superiore e continua ad essere dispersa. Il pacifico è vasto e si diluirà in esso, la catena alimentare aiuterà a fissare i prodotti nelle creature marine che morendo le invieranno in una tomba d'accqua profonda, se non vengono pescati prima.

Si può fare qualcosa?
Quì parla la politica, Chernobyl ha attivato una gara di solidarietà internazionale che ha visto tutto il pianeta coinvolto mentre, per ora, i giapponesi sembrano voler fare da soli. Non essendo un esperto in materia posso solo confidare nella effettiva fattibilità di un intervento risolutivo, simile al terzo sarcofago, ma le risorse da mettere in campo sono notevoli, probabilmente fuori dalla portata di qualsiasi singolo governo!

Perchè hai scritto questo pezzo?
Perchè ritengo che, ogni tanto, rimettere un riflettore su una cosa così importante sia buono. Senza allarmismi osservare le cose aiuta a capire, anche che a volte chiedere unamano ad altri, che tu sia una persona, un azienda od uno stato, è difficile ma può aiutare. Capisco profondamente il governo giapponese, l'onta del disastro è terribile, e chiedere aiuto per loro sarebbe veramente dura, il Giappone è un paese che per moltissimi versi ammiro profondamente ma il loro senso dell'onore temo che a volte li ostacoli molto!

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