Investimenti Green per
tutti nella nuova UE, economie circolari e CO2, ma di direzioni
chiare non se ne vedono all'orizzonte quindi si naviga a vista con
ciò che già si conosce. I grandi temi sono il riciclo ma
soprattutto l'ENERGIA, la produzione di energia è sempre legata alla
produzione di CO2 sia nei sistemi industriali che biologici cosa che
pone notevoli problemi nel voler ridurre le emissioni. Una società
che volesse rendersi neutrale per il pianete, salvo inevitabili
inefficienze, deve cercare di portare la produzione e l'assorbimento
di ogni scarto in pari, con i rifiuti riciclo e termo-valorizzazione
possono spostare il problema sulla sola CO2 semplificando il
trattamento del problema: plastiche e composti organici diventano
CO2, i metalli sono recuperati così come buona parte di altri
elementi utili dalle ceneri.
Rimane il problema di
assorbire l'eccesso di anidride carbonica, per fissarla serve energia
ed in natura solo gli organismi fotosintetici ne sono in grado,
quindi la caccia è aperta ad un divoratore disponibile. Le piante in
generale si danno un gran da fare in questo senso e l'agricoltura, se
ben applicata, si può annoverare tra le possibili soluzioni,
purtroppo la richiesta agricola si scontra con una primaria
limitazione di acqua dolce facilmente disponibile, il nostro globo
dispone di una quantità ridotta di acqua dolce ma di una quantità
enorme di acqua salata.
Effettivamente ci
sarebbero anche nel mare delle piante chiamate alghe, perfettamente
adatte all'ambiente salino e capaci di crescite esplosive nelle
giuste condizioni.
Sushi?
Cosa mangia un alga? Sono
di gusti semplici, si accontentano di CO2 luce azoto ed un po' di
fosforo, un ambiente tiepido poi sono felici, in alcuni casi sono in
grado di recuperarsi da sole anche l'azoto direttamente dall'aria.
Non contente di aiutarci in questo modo nell'arduo compito che ci
siamo imposti sono bravissime a formare carbonati di calcio (i
coralli sono un esempio fantastico) fissando ulteriormente una buona
parte del problema, volendo le Diatomee in questo modo aiuterebberonon poco in altri campi.
Quindi bisogna trovare un
buon modo di nutrire queste nostre amiche per metterle al lavoro
felici impegnandosi un po sono giunto alla conclusione che di
ambienti tiepidi e ricchi di CO2 ne abbiamo sottomano molti: le
CENTRALI ELETTRICHE ed i TERMOVALORIZZATORI! Ovviamente l'idea non èsolo mia, così come la soluzione agli altri nutrienti, il rimanente
dei problemi di nutrizione si ritrova infatti già pronto fornito
dalle fogne, gli scarti umani ed animali sono considerati concimi da
sempre e le città ne producono tantissimo. I depuratori concentrano
normalmente gli elementi migliori per rilasciare acqua pulita quindi
i loro scarti sono adeguati per la nutrizione delle alghe se
trattati!
Un buon impegno e abbiamo
ottenuto tante tonnellate di roba verde, adesso cosa ne facciamo?
Di opzioni ne abbiamo
molte, diverse quanto le specie che riusciamo ad ottenere, le alghe
sono infatti un alimento usato da sempre ma possono essere usate per
ogni scopo, la produzione di combustibili è provata anche se
economicamente non ancora economica, la bioraffinazione ha gli stessi
problemi e le stesse potenzialità, meno esplorati ma interessanti
gli usi zootecnici e come fertilizzante agricolo. Economicamente
infatti è soprattutto la parcellizzazione e l'incoerenza dei sistemi
a dominare la scena, non si sono ancora formate filiere adeguate a
sfruttare l'opportunità, tecnologicamente a valle della produzione
esistono ancora delle barriere legate soprattutto alla catena di
produzione di combustibili ma il lavorio è intenso.
L'Italia con tutto il suo mare e le sue coste potrebbe essere un paese interessante per queste amiche!
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