sabato 1 febbraio 2020

Small Modular Reactors, il nuovo futuro del nucleare

Gli Small Modular Reactors sono la prossima versione del nucleare che vedrà la luce, si possono considerare delle gigantesche batterie che usano reazioni nucleari anziché chimiche per funzionare, nascono da un concetto nuovo di nucleare: dal militare al civile.
I primi reattori nucleari erano concepiti prevaletemene come produttori di materiale nucleare per armi, fabbriche di plutonio militare, che accidentalmente producevano energia come sottoprodotto, per questa ragione molto impegno era dedito a permettere un ricambio continuo delle barre dicombustibile, irradiando brevemente una barra di uranio si ottiene la versione di plutonio più adatta alla produzione di armi. Ovviamente la grande produzione di energia e le necessità di “pubbliche relazioni” dell'industria nucleare favorirono l'iniziativa “atomi per la pace” che voleva trasferire il settore verso la società civile, cosa in parte avvenuta con stati come il Canada che iniziarono a progettare realmente a scopo civile i loro impianti, nel contempo l'aspetto energetico anche in campo militare aveva risvolti positivi, navi e sottomarini senza necessità di carburante, e le ricerche proseguirono a braccetto in molteplici direzioni, a volte folli, a volte impratiche, a volte interessanti ma poco adatte ai gusti delmomento.

Non mancarono di evidenziarsi presto i problemi della tecnologia, in prima battuta il problema è che un reattore di seconda generazione, i più comuni, brucia solo il una frazione del combustibile prima che la barra diventi inutile poiché troppo carica di “scorie”, inoltre è poco economico riprocessare il combustibile dopo l'utilizzo e farlo può fornire ottimo materiale per armi, lo sforzo viene quindi fatto solo se lo scopo è quello. In realtà le scorie che richiedono stoccaggi per tempi lunghissimi sono esse stesse un possibile combustibile per i reattori, il rimanente diventa trattabile in 300 anni e quantitativamente non è molto. Rimane poi l'elefante nella cristalleria, la sicurezza, gli incidenti nucleari sono un problema enorme e costosissimo, la sola possibilità di un evento catastrofico scoraggia l'idea di costruire reattori nucleari civili, quelli militari ovviamente seguono un'altra strada, e in questo campo sono stati fatti gli sforzi maggiori!

Reattori nucleari a rischio 0 in realtà esistono da tempo, non sono adeguati per produrre energia ma andrebbero benino per i caloriferi, riuscire a combinare queste caratteristiche ed una produzione decente di energia è già stato investigato ampiamente, il passo successivo è la semplificazione del tutto e la sua miniaturizzazione. Il passo logico successivo è infatti ridurre un altro dei grossi problemi del nucleare, le dimensioni! Salvo in rari casi si parla di palazzi enormi che devono essere costruiti come bunker militari in grado di reggere a tutto, sorvegliati a vista e quindi enormemente costosi, se il nostro reattore diventasse abbastanza piccolo da stare su un camion il problema si ridurrebbe di conseguenza ai minimi termini.

Nel tempo le tecnologie si sono evolute abbastanza per ipotizzare e, ultimamente, testare una versione di reattori di questo tipo, “moduli” nucleati sigillati da usare come batterie e restituire una volta esausti, da qui possiamo iniziare a ragionare.
Se provata la tecnologia andrebbe a braccetto benissimo con le rinnovabili a disposizione integrandole, i singoli moduli sarebbero comodamente i fornitori dell'energia durante le variazioni di disponibilità e garantendo quella di base, cosa assolutamente indispensabile al momento.
I progetti promettenti sono molti, in questo campo la Russia domina la scena ma ci sono molti competitori, sicuramente sono interessanti i reattori galleggianti già messi in funzione dai russi ed in fase di costruzione in Indonesia, in entrambe i casi si tratta di reattori modulari abbastanza piccoli e pensati per essere il più sicuro possibile poiché installati su una nave e non in una struttura di cemento. Anche i concorrenti USA sono in buona posizione sia come tecnologia che come prospettive ed il 2020 potrebbe vedere i primirisultati.

Nessun commento:

Posta un commento