Che cosa sta succedendo? L'evento coronavirus ha
aperto il vaso di Pandora nel mondo e scoperto alcuni evidenti
problemi sviluppatisi negli ultimi 20 o 40 anni di globalizzazione:
le super efficienti catene globali di fornitura, nate delocalizzando,
hanno permesso di comprimere i salari e pompare momentaneamente i profitti con
risparmi marginali ma hanno anche creato inevitabili fragilità
sistemiche e compresso i margini di profitto.
Un esempio di interconnessione tra aziende 2020 |
La cosa sembra paradossale, un risparmio dovrebbecorrispondere ad un aumento dei margini di profitto, magari a costo
di una minore resistenza della filiera, ma la cosa non è così o
meglio non lo è più.
Un esempio mentale potrà aiutare, in assenza di dazi
all'importazione potrebbe avvenire questo:
- le 3 aziende A, B, C, producono spazzolini
ed hanno un profitto di 10 ognuna e tutte e 3 vendono in Italia
- A delocalizza in Armenia risparmiando 3,
ora può ridurre il prezzo di 1 e aumentare il margine di 2
- per abbassare il prezzo e rimanere
competitive B e C delocalizzano in Siberia, risparmiano 3 ma
riducono il prezzo di 2 e aumentare il margine di 1
- A; B, C, hanno speso 10 per spostare gli
impianti e simili
- A decide di abbassare il prezzo di 4 ed il
margine di 1 per conservare il mercato
- B e C la seguono
- La corsa prosegue fino ad annullare i
margini (e finora è capitalismo, il dentifricio continua a costare
sempre meno)
- Ora le aziende sono bloccate in una
rincorsa ai prezzi decrescenti ed i costi di rilocazione sono sempre
meno coperti dai margini
Un altro effetto collaterale è la diminuzione dell'imponibile per lo stato, meno lavoratori e meno imprese sul territorio sono meno tasse raccolte, quindi meno servizi e menoaddetti e la spirale prosegue.
Ecco un Cigno Nero..... |
Ora arriva il coronavirus, siccome molte aziende hanno delocalizzato in Cina molte filiere si sono concentrate in un unica nazione, un evento imprevisto in quella nazione blocca laproduzione e le cose si iniziano a complicare........ Magari per un margine migliore le nostre filiere usano il “Justin time” come paradigma ed hanno solo minime scorte di magazzino......
Ogni filiera, come ogni catena, è tanto forte quanto il suo anello più debole ed ogni passaggio comprende un numero limitato di aziende fornitrici. La diminuzione del numero di aziende dedite alla produzione di una specifica tipologia di bene o servizio è fisiologica della progressiva riduzione dei margini, sono sopravvissute solo le più efficienti nel ridurre i costi ed hanno assorbito le altre per guadagnate in economia di scala.
Anni di globalizzazione hanno reso quindi poveri i dipendenti, poveri i produttori (salvo alcune eccezioni), limitate le alternative e poveri gli stati, ora lo shock colpisce pesantemente il sistema ed ingrippa i meccanismi in un momento di debolezza degli ammortizzatori, gli stati.
Questo campanello d'allarme sveglierà il sistema si chiede il caleidoscopio?
Una sveglia molto sentita.... |
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