domenica 26 gennaio 2020

Popolazione e finanza, intrecci inaspettati

In precedenza abbiamo amabilmente parlato di come  la popolazione probabilmente non sia in aumento, con rinquoranti effetti sulle prospettive della sostenibilità della specie umana!
Il nostro articolista, fonte dei dati del precedente post, ci delizia con nuove informazioni invludendo un aspetto interessante, la finanza!
Diciamo che da qualche parte è successa una cosa interessante nella vita della specie, il proletariato propriamente detto si è estinto, lasciando un mondo non più medioevale (che magari non sarebbe neanche un male) ma semplicemente privo di necessità di forza lavoro ma desideroso di consumatori, una situazione paradossale con alcuni interessanti risvolti. Ford fu il primo a intuire la necessità di mantenere i salari in una fascia sufficiente a garantire la perpetuazione del business, cosa che incoraggia alcune scelte interessanti di Toyota e Mercedes, ma dimenticata negli anni del neoliberismo.

I proletari dovrebbero possedere solo i propri figli ma ormai i figli costano, quindi difficilmente la fascia più penalizzata economicamente può permetterseli quindi oggi abbiamo i "working poors" come classe più bassa della società. Il motivo più ovvio è la concorrenza spietata tra il lavoro umano e meccanico o robotico, poco relativo alla finanza in apparenza ma che scopriremo integrarsi nel quadro. Come agli inizi della rivoluzione industriale infatti è la disponibilità di risorse finanziarie, il capitale, a permettere l'investimento iniziale necessario alla costruzione e messa a punto di una fabbrica, ieri a catena di montaggio oggi robotica, in grado di surclassare in efficienza i precedenti mezzi di produzione.
Amici
o nemici?

L'analisi di Marx evidenzia però come il profitto della fabbrica possa venire solo dal circolo Denaro-Merce-Denaro, mentre il circuito della finanza è Denaro-Denaro (definita rendita da Marx), che può rompersi nel caso in cui non vi sia abbastanza denaro per comprare merci.Ovviamente esistono altre interpretazioni ma, progressivamente, sembrano avvicinarsi a questa idea di fondo, qui il caleidoscopio purtroppo vede poche deviazioni, con una spinta progressiva alla correzione rapida del problema prima che incida sulla catena economica e sociale.
Le ipotesi in campo sono diverse, in base ad i gusti di chi guarda ed al suo background culturale, fornendoci un caleidoscopio di proposte:
QE for people (provbabilmente attualmente applicato negli USA in forma nascosta)
mille altre sfaccettature........
Potremmo dire che finanza ed economisti vogliano invertire il campo di gioco per mantenere gli equilibri attuali, comunque ormai il dado è tratto e ne vedremo gli effetti.
Pure la corrente Movimento Rooevelt della Massoneria aderisce all'idea.
https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/helicopter-261.htm


Potrà sorprendere ma il trend della popolazione in realtà non varierà di molto nonostante eventuali interventi, il salto nel numero di figli personalmente credo sia legato al passaggio tra agricoltura di sussistenza ed industria, unito al maggiore investimento nella cura ed educazione dei figli. In questo senso l'organismo "umanità" sta cercando evidentemente un equilibrio con il suo ambiente e le risorse disponibili, un nuovo capitolo simile e diverso da quello raggiunto in passato. Il caleidoscopio infatti ci mostra come l'umanità si stia affrancando da molte delle peggiori abitudini e stia tentando di entrare in una nuova era, nonostante le spinte allarmistiche, dove una coscienza diffusa ed una probabile necessità pratica (troppi robot no business) ci potrebbero dirottare verso un cammino di graduale riduzione della popolazione e di miglioramento della vita per giungere ad un equilibrio stabile.

Nessun commento:

Posta un commento