Non sono un fan delle idee
estreme sul cambiamento climatico, ritengo che il clima muti a priori
da noi piccoli uomini per quanto ci si possa impegnare a fare
disastri con dolo o incuria, rimango però ammirato delle possibilità
aperte da un ambiente migliore per noi umani. Il corso della storia
mi testimonia un continuo miglioramento nella capacità della razza
umana nel giardinaggio di questa palla di roccia, se pensiamo solo
alla capacità di nutrirci tramite sempre migliori tecniche agricole
si rimane stupiti dalla capacità dimostrata, con i miglioramenti
progressivi di produzione primaria di cibo si sono aperti gli spazi
per sempre più raffinati aspetti della vita umana, le scienze e le
arti, l'artigianato ha aperto la strada all'industria e tutto questo
ci ha portati alla stupenda era digitale di cui siamo protagonisti
oggi.
Oggi ci troviamo però ad
affrontare una molteplice transizione in molti paradigmi, molte
previsioni del passato sono state smentite e nuovi scenari si
affacciano alla nostra vista.
Alcuni esempi di
previsioni fallite:
- Il collasso Malthusiano: la popolazione non è in esplosione esponenziale ed il cibo non scarseggia, siam addirittura costretti a limitarne la produzione o a distruggerlo per garantirne il prezzo
- La guerra mondiale n°3: nonostante le tensioni internazionali la presenza degli arsenali atomici ed altre amenità la bellicosità si è ridotta notevolmente in proporzione con la distruttività delle armi fino ad arrivare oggi ad una Distruzione Reciproca Garantita estesa a quasi tutti i contendenti
- La fine dell'energia fossile: a parte l'esaurimento di quella conosciuta continuano ed essere disponibili ingenti riserve di energia e si scoprono nuovi depositi in tutto il mondo, di contro il mix energetico si sposta sempre più verso il gas lasciando indietro il petrolio e rendendo marginale il carbone
- La conquista dello spazio: non siamo progrediti fino a vivere su colonie extra mondo ne abbiamo raggiunto la colonizzazione permanente delle orbite terrestri, con mio sommo dispiacere!
Si potrebbe andare avanti
a lungo a proposito dei catastrofismi falliti negli ultimi secoli, la
cosa interessante è proprio l'incapacità dimostrata dalla mente
umana nel vedere il futuro con i suoi molteplici cambi di paradigma.
Personalmente aggiungo alla lista il surriscaldamento incontrollato
del pianeta, mantenendo però un certo grado di allarmismo, relativo
soprattutto all'incapacità di accettare una rettifica reale in caso
la questione diventasse davvero rilevante. I meccanismi innescati
però da questa possibilità mi hanno piacevolmente sorpreso, il
progressivo aumento dell'attenzione per l'ambiente, la ricerca di
cicli chiusi nell'industria, la ricerca di uno stile di vita intenso
ma a basso impatto e mille altri, un risveglio dal mero egoismo
antropico verso una coscienza molto più ampia e profonda.
Come detto all'inizio dal
mio punto di vista la storia umana è una rincorsa all'efficacia
nell'utilizzo delle risorse, con i suoi alti e bassi, che sembra
portare da una caverna ad un piccolo paradiso creato dagli sforzi
condivisi.
Per fare un esempio chiaro basta osservare la differenza
storica tra i mulini per il grano:
Nella preistoria si usava
il mortaio con il pestello. (tutt'ora in Africa)
Nel periodo della civiltà
classica i mulini si evolvono in macine a trazione animale o umana.

Il il progresso vede la diffusione di vento e acqua come forze motrici.
L'era industriale vede
macchine sempre più efficienti.
Oggi avviene che un parco
di energie rinnovabili dia energia ad un mulino a chilometri di
distanza ed al contempo alimenta i treni che ne muovono materie prime
e prodotti, il tutto disperdendo ben poca dell'energia prodotta.
Magari domani gli scarti dello stesso mulino pirolizzati o
bioraffinati diventeranno un sostituto di un pozzo petrolifero! Come negare un evoluzione nell'efficienza introdotta dalla tecnica in questo basilare processo? Quante possibilità sono
ancora aperte su questa strada?
In conclusione ringrazio quindi il
"Club di Roma" e le varie associazioni ma simili mi posiziono
un po di traverso comunque ove possibile sosterrò sempre le loro iniziative,
difendendo al contempo quella che, a mio modesto parere, è
un'eccessiva volontà di allarmismo. In alcuni casi una giusta preoccupazione sembra abilmente
sfruttata da interessi meno nobili volti a
cavalcare la paura, nelle iniziative concrete vedo la luce di un
nuovo futuro ma nella propaganda di terrore vedo molta speculazione!
All'immaginazione degli
audaci l'apertura dei nuovi paradigmi e a tutti il saper rendere equanimi i loro frutti!
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