sabato 11 gennaio 2020

Un ecologia luminosa ci attende

Non sono un fan delle idee estreme sul cambiamento climatico, ritengo che il clima muti a priori da noi piccoli uomini per quanto ci si possa impegnare a fare disastri con dolo o incuria, rimango però ammirato delle possibilità aperte da un ambiente migliore per noi umani. Il corso della storia mi testimonia un continuo miglioramento nella capacità della razza umana nel giardinaggio di questa palla di roccia, se pensiamo solo alla capacità di nutrirci tramite sempre migliori tecniche agricole si rimane stupiti dalla capacità dimostrata, con i miglioramenti progressivi di produzione primaria di cibo si sono aperti gli spazi per sempre più raffinati aspetti della vita umana, le scienze e le arti, l'artigianato ha aperto la strada all'industria e tutto questo ci ha portati alla stupenda era digitale di cui siamo protagonisti oggi.

Oggi ci troviamo però ad affrontare una molteplice transizione in molti paradigmi, molte previsioni del passato sono state smentite e nuovi scenari si affacciano alla nostra vista.
Alcuni esempi di previsioni fallite:
  • Il collasso Malthusiano: la popolazione non è in esplosione esponenziale ed il cibo non scarseggia, siam addirittura costretti a limitarne la produzione o a distruggerlo per garantirne il prezzo
  • La guerra mondiale n°3: nonostante le tensioni internazionali la presenza degli arsenali atomici ed altre amenità la bellicosità si è ridotta notevolmente in proporzione con la distruttività delle armi fino ad arrivare oggi ad una Distruzione Reciproca Garantita estesa a quasi tutti i contendenti
  • La fine dell'energia fossile: a parte l'esaurimento di quella conosciuta continuano ed essere disponibili ingenti riserve di energia e si scoprono nuovi depositi in tutto il mondo, di contro il mix energetico si sposta sempre più verso il gas lasciando indietro il petrolio e rendendo marginale il carbone
  • La conquista dello spazio: non siamo progrediti fino a vivere su colonie extra mondo ne abbiamo raggiunto la colonizzazione permanente delle orbite terrestri, con mio sommo dispiacere!
Si potrebbe andare avanti a lungo a proposito dei catastrofismi falliti negli ultimi secoli, la cosa interessante è proprio l'incapacità dimostrata dalla mente umana nel vedere il futuro con i suoi molteplici cambi di paradigma. Personalmente aggiungo alla lista il surriscaldamento incontrollato del pianeta, mantenendo però un certo grado di allarmismo, relativo soprattutto all'incapacità di accettare una rettifica reale in caso la questione diventasse davvero rilevante. I meccanismi innescati però da questa possibilità mi hanno piacevolmente sorpreso, il progressivo aumento dell'attenzione per l'ambiente, la ricerca di cicli chiusi nell'industria, la ricerca di uno stile di vita intenso ma a basso impatto e mille altri, un risveglio dal mero egoismo antropico verso una coscienza molto più ampia e profonda.
Come detto all'inizio dal mio punto di vista la storia umana è una rincorsa all'efficacia nell'utilizzo delle risorse, con i suoi alti e bassi, che sembra portare da una caverna ad un piccolo paradiso creato dagli sforzi condivisi.
Per fare un esempio chiaro basta osservare la differenza storica tra i mulini per il grano:



Nella preistoria si usava il mortaio con il pestello. (tutt'ora in Africa)


Nel periodo della civiltà classica i mulini si evolvono in macine a trazione animale o umana.

Il il progresso vede la diffusione di vento e acqua come forze motrici.

L'era industriale vede macchine sempre più efficienti.

Oggi avviene che un parco di energie rinnovabili dia energia ad un mulino a chilometri di distanza ed al contempo alimenta i treni che ne muovono materie prime e prodotti, il tutto disperdendo ben poca dell'energia prodotta. Magari domani gli scarti dello stesso mulino pirolizzati o bioraffinati diventeranno un sostituto di un pozzo petrolifero! Come negare un evoluzione nell'efficienza introdotta dalla tecnica in questo basilare processo? Quante possibilità sono ancora aperte su questa strada?

In conclusione ringrazio quindi il "Club di Roma" e le varie associazioni ma simili mi posiziono un po di traverso comunque ove possibile sosterrò sempre le loro iniziative, difendendo al contempo quella che, a mio modesto parere, è un'eccessiva volontà di allarmismo. In alcuni casi una giusta preoccupazione sembra abilmente sfruttata da interessi meno nobili volti a cavalcare la paura, nelle iniziative concrete vedo la luce di un nuovo futuro ma nella propaganda di terrore vedo molta speculazione!

All'immaginazione degli audaci l'apertura dei nuovi paradigmi e a tutti il saper rendere equanimi i loro frutti!

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